sabato 7 giugno 2008

"COME PUO' UNO SCOGLIO ARGINARE IL MARE..."



Pianeta Terra, anno 2008, 6 miliardi di esseri umani dei quali: 1 miliardo gode di tutto, ben oltre il superfluo, tanto che superscientifiche agenzie pubblicitarie lavorano giorno e notte con l'intento di creare nuovi inutili bisogni per sostenere ancora e ancora l'ideologia del consumo, la fede suprema nel mercato e nel prodotto.
Cattedrali dell'inutile si stagliano nelle nostre vie, griffe, status simbol, ipocrisie tecnologiche, inquinano le menti di questo miliardo di fortunati plagiandoli e conformandoli allo stile di vita dello Zio Sam.
Dall'altra parte del muro ci sono 5 miliardi di uomini che non hanno nulla, che hanno l'esigenza incoercibile di soddisfare il diritto primario alla vita, alla sopravvivenza.
5 miliardi di anime che per vivere, non temono la morte, non temono un salto nel buio, non li frena il deserto, non li dissuade il mare aperto.
Una luce lontana all'orizzonte, per loro significa poter continuare a vivere.
Ci troviamo davanti ad una lotta immane tra l'obesita' delle coscienze della civile Europa contro il primitivo istinto di sopravvivere.
Governanti folli pensano di frenare questo mare di anime ergendo un muro, una cortina di ferro che abbia il compito di fermare l'avanzata della fame.
Ancora una volta, violentando il buon senso, ci si preoccupa solo degli effetti dimenticando le cause che generano tanta disperazione.
Quale muro potra' mai riuscire a sostenere l'urto di queste armate immortali?
Eh si, perche' questa parte di mondo che preme alle nostre porte ha il dono dell'immortalita', poiche' essi sono gia' morti, per loro, restare nelle loro case, nelle loro terre d'origine, significa accettare la morte, una lenta e dolorosa agonia per uomini e donne, vecchi e bambini.
Tremate, vigliacchi, nessuna barbarie che potra' essere escogitata dalle vostre menti drogate da ipercalorici bisogni sara' davvero in grado di fermare il divenire del mondo!
I vostri fucili spareranno all'infinito ma quel muro umano non arretrera' mai di un millimetro perche' alle loro spalle c'e' un abisso assai piu' orrido del vostro acciaio.
Prendete consapevolezza della grandezza del fenomeno che ci vede passivi attori di cosi' travolgenti cataclismi umanitari e poi provate a scorrere i titoli dei giornali di questi giorni: vi accorgerete di quanto siano inadeguate le misure che si intendono prendere, di quanto disumane e misere siano le opere di difesa che intendete frapporre tra voi e la fame.
Fate uno sforzo di civilta', calatevi negli altrui panni e provate a pensare quale deterrente possa mai essere un DECRETO LEGGE, una condanna, una prigione o quant'altro le menti malate che ci governano stanno predisponendo.
Voi parlate una lingua che l'altra parte del mondo neanche comprende: ad una madre che sfida l'ignoto per la salvezza dei figli, cosa volete che importi l'esser denunciata, arrestata, vilipesa, finanche uccisa, se questo suo sacrifico potra' significare la vita per i suoi cari?
Non puo' uno scoglio arginare il mare.....
Sono le parole di una canzone ma sono anche la testimonianza della avida follia che incendia il vostro egoismo.
L'Europa ormai al declino morale non potra' avere energie sufficienti a difendere il proprio egocentrismo.
L'illusione edonistica, l'eden del superfluo e' ormai storicamente sconfitto.
NOn ci saranno eserciti sufficienti, non prigioni capienti, non treni, aerei o macchine infernali tali da garantirvi la sopravvivenza .
Tutto sara' schiacciato dal peso di questa sterminata umanita' che bussa alle nostre porte per porre un freno ai morsi della fame, al terrore dell'incertezza.
S.Agostino aveva ben chiara la visione del bambino che con un bicchiere voleva svuotare il mare.....
Noi tutti "Europei" siamo quel bambino....
Il bicchiere sono i pannicelli caldi e piu' o meno spietati che i nostri governi s'accingono a sciorinare......
Il mare e' lo sterminato bisogno che abbiamo intorno.
A nessuno e' dato salvarci se non a noi stessi ma, per farlo, dobbiamo vincere l'insano egoismo che muta in idiozia ogni razionalita'.
Se non tendiamo una mano, se non siamo disposti e disponibili a piegarci ad uno stile di vita diverso e piu' rispettoso di quell'altra parte del mondo che ci circonda, il peso di quei 5 miliardi di persone diverra' la mortale oppressione per la nostra "civilta'".
E' ora il momento di gettare via il bicchiere e di bagnarci i piedi in quel mare di bisogni veri.....

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